IL ROSARIO SACERDOTALE MISTERI GLORIOSI (Mons. Manuel Gonzales)
PRELUDIO
La contemplazione dei misteri gloriosi completa la contemplazione della vita sacerdotale di Gesù, di Maria e del Sacerdote di Gesù per mezzo di Maria.
Nei misteri gaudiosi di Gesù, il sacerdote vede le gioie del suo sacerdozio. Nei dolorosi, i suoi dolori. Nei gloriosi le sue glorie.
Nei gaudiosi c’è quello che il sacerdote dà a Dio e al mondo. Nei dolori, la ricompensa del mondo. Nei gloriosi, la ricompensa di Dio.
Nei gaudiosi c’è tutta la azione sacerdotale. Nei dolorosi la passione sacerdotale. Nei gloriosi, la gloria sacerdotale.
Il sacerdote glorifica Dio, si salva e santifica le anime. Nei primi facendo. Nei secondi soffrendo. Nei terzi lasciando fare a Dio.
Se tutta la vita di Gesù sulla terra è una grande Messa pontificale che ha il suo ingresso con la Incarnazione, il suo offertorio nella Presentazione al tempio, l’inizio del canone nel Getzemani e la consacrazione e consumazione nel Calvario, nei misteri gloriosi c’è il ringraziamento: Il suo grande ringraziamento dopo la Messa! Ringraziamento degno di Dio Padre che lo riceve e del Figlio di Dio e dell’Uomo, che glielo offre!
La Risurrezione e Ascensione, sono il ringraziamento che il Padre Dio dà al suo Figlio Uomo per avergli offerto in Sacrificio il suo Corpo ed il suo Sangue.
La venuta dello Spirito Santo, è il ringraziamento anticipato del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ai suoi sacerdoti, per il fatto che offrano ogni giorno il Corpo Immolato fisico e mistico di Gesù e per il fatto che si offrano loro stessi come membri di questo corpo.
La Assunzione e la Incoronazione della Vergine, è il ringraziamento che la Augusta Trinità, tra cantici di lode e di esultanza degli angeli e dei santi, dà alla sua Figlia, Madre e Sposa.
Che gran rimuneratore è Dio! Se è dogma fondamentale della nostra fede che Egli premi i buoni e punisca i cattivi, è dogma della nostra speranza che, per il fatto di essere Padre degli uni e degli altri, egli sia molto largo sia nel premiare i buoni che nel castigare i cattivi.
E come non c’è stato, né ci sarà mai nulla di tanto gradito agli occhi e al cuore di Dio e di tanto buono, come il Sacrificio di Gesù, nulla e nessuno, né nel cielo, nè sulla terra, c’è mai stato, c’è, né ci sarà che meriti la ricompensa tanto splendida di Dio, come il fatto dell’abbassamento del suo Figlio in terra, l’essersi fatto uomo in essa, per poter offrire la sua vita, il suo Corpo ed il suo Sangue di uomo in sacrificio di lode, ringraziamento, espiazione ed impetrazione.
Quando confronto con spirito di fede gli obbrobri e le cadute, le desolazioni e le ombre dei misteri dolorosi, con le luci e le elevazioni, le grandezze e le esuberanze dei misteri della gloria e il vedere come quelli che lì caddero, qui si innalzano, e quelli che lì si innalzano, qui cadono nella ignominia eterna, non posso far a meno di gridare nel traboccante giubilo del mio cuore: Fate largo alla presenza di Dio rimuneratore!
IL PREMIO
Dice San Bernardo: “si riempiono di pallore quelli che lo rinnegarono, quelli che dissero: non abbiamo altro re che Cesare. Si riempiano di pallore quelli che proferirono: Non vogliamo che Lui regni su di Noi. Egli ritornerà, avendo cominciato il suo regno, e farà che i cattivi periscano miserabilmente.
Vuoi sapere come viene il suo regno? Egli mi ha dato, tutta la potestà sulla terra e nel cielo. Il Padre gli dice nel salmo: Domanda e ti darò in eredità tutte le genti della terra, ed in tuo possesso i confini del mondo. Degno è l’Agnello che morì di ricevere la forza.
Però non pianger più Giovanni, e tu anche Maria, non pianger più. Il pianto si allontani e si disperda la tenebra della tristezza. Rallegratevi nel Signore, riempitevi di gioia, tutti voi giusti, ed esultate di gioia voi tutti che avete un cuore retto”.
Persecutori, guardate al sacerdote Gesù, a Pietro sacerdote, dopo averli sputati in faccia, ed averli ridotti in miseria e averli trascinati per i Pretori e per le strade delle molte amarezze. Sappiate che il sacerdote risorgerà….voi non risorgerete.
Per lui dopo i misteri del dolore, vengono sempre i gloriosi.
I MISTERO LA RISURREZIONE DI GESU’
Mi glorierò nella risurrezione che è il ringraziamento del Padre al Figlio sacrificato, o la sua ricompensa sulla terra.
Madre dei sacerdoti, che i tuoi figli, i tuoi sacerdoti, passando per i pretori e le strade della amarezza e subendo i calvari della terra, non dimentichino mai il segreto della gloria del loro Pontefice: “Non era necessario che il Cristo soffrisse, perché potesse entrare nella sua gloria?”
Alla luce si va per la croce! Alla gloria per la ignominia! Alla vita per la morte!
II MISTERO LA ASCENSIONE DI GESU’
Mi glorierò nella ascensione che è il ringraziamento del Padre al suo Figlio sacrificato, o la ricompensa del cielo.
Madre dei sacerdoti di Gesù Sacerdote, insegna ai tuoi figli sacerdoti di Gesù:
1. la legge di questa meccanica divina, di salire abbassandosi e di abbassarsi salendo, che Gesù ha mostrato a tutti gli uomini, ed in modo speciale ai sacerdoti.
Sono tante e tanto lunghe le ore della discesa! Sono tanti e tanto forti i poteri nemici che ci spingono a scendere male e a salire peggio!
C’è tanto bisogno di non perdere di vista che il nostro ministero è un ministero di molto nostro abbassamento affinché altri possano salire, ministero di esaltazione di Gesù e delle anime, a costo delle nostre umiliazioni!
Madre cara, che noi sacerdoti apprendiamo questa lezione, la unica e necessaria per essere davvero maestri e padri delle anime e sacerdoti secondo il piacere e lo stile del tuo Gesù.
Che sacerdoti e fedeli comprendiamo il mistero della esaltazione attraverso l’umiliazione.
2. Se il cielo è la patria delle ostie, la stazione unica di partenza è un altare nel quale i tuoi sacerdoti si fanno ogni giorno di più ostie in unione con il sacerdote- Ostia Gesù, e in lui si consacrino e dividano il cibo che deve convertire le anime degli uomini in ostie vive e gloriose di Gesù e dare ai loro corpi la semente della risurrezione.
3. Sì, insegnaci o Madre amata, a tener conto che queste braccia che adesso apriamo sull’altare per adattarci e abbracciare la croce del nostro pontefice Gesù, si trasformeranno un giorno nelle ali della nostra ascensione….
III MISTERO LA VENUTA DELLO SPIRITO SANTO SUL COLLEGIO APOSTOLICO.
Mi glorierò nella ascensione venuta dello Spirito che è il ringraziamento anticipato del Padre celeste ai suoi sacerdoti
Gesù Eucarestia, Gesù Vangelo, Gesù Grazia adesso, e Gesù Gloria dopo, questa è la mia eredità di sacerdote. Per me e per tutti coloro che ai quali vorrò farne parte!
Essere sacerdote di Gesù!
Che mi importa della povertà o ricchezza materiale, del carcere o dei troni, degli odi o delle esaltazioni degli uomini, se nulla di tutto ciò può influire nè sul mio sacerdozio di Gesù, né sul Gesù del mio sacerdozio?
Madre dei sacerdoti, ottienici dallo Spirito Santo che tutti i tuoi figli sacerdoti scoraggiati, vacillanti, perseguitati, spogliati dei loro beni, sappiano gustare il proprio sacerdozio e accontentarsi di esso.
IV MISTERO LA ASSUNZIONE DI NOSTRA SIGNORA IN CORPO E ANIMA AL CIELO
Mi glorierò nella assunzione che è il ringraziamento del Padre alla Madre dei sacerdoti.
In una delle mie catechesi, una bambinetta ebbe la fortuita e felice occasione di domandare: C’è l’eucarestia della Vergine? Le si rispose di no, e la bambina ci restò male!
Però se la Carne ed il Sangue della Eucarestia Gesù li prese da Maria, non si sarebbe potuto risponderle di sì, perché la Eucarestia di Maria è la stessa di Gesù?
O Madre gloriosa, che l’anima mia di sacerdote si colmi di gioia nell’unire alla contemplazione dell’Ostia del mio Sacrificio, adorazione della Carne gloriosa del tuo Gesù, la venerazione della tua, inondata e saturata della stessa gloria.
V MISTERO LA INCORONAZIONE DI NOSTRA SIGNORE REGINA DEL CIELO E DELLA TERRA.
Mi glorierò nella grande ricompensa celeste della Madre dei sacerdoti.
Sacerdoti di Gesù e figli di Maria, se nelle ore faticose e lunghe della semina nelle anime e di sacrifici anonimi e quasi mai da esse graditi, volete rappresentarvi il “All’andare se ne va e piange, portando la semente da gettare”, sollevate i vostri occhi al cielo, guardate la Madre e Regina dei sacerdoti che ha il vestito orlato con corone di perle, che furono prima lacrime di molte e molto amare ingratitudini e di molti e molto acerbi dolori e proseguite in pace la vostra semina con le lacrime, cantando nel salmo:” ma nel tornare viene con giubilo, portando i suoi covoni”. Dopo la semina per Dio, verrà la raccolta con gioia, con abbondanza! Statene certi!
O Incoronata Madre dei sacerdoti, se tutta la vita del tuo Gesù fu una Messa, con la sua preparazione nei misteri gaudiosi, con la sua celebrazione nei misteri dolorosi e con il suo ringraziamento in quelli gloriosi, e tutta la tua gloria in terra e nel cielo consiste nell’aiutare nel miglior modo che altri questa Messa, ottieni ai tuoi sacerdoti, che conoscano, stimino e vivano la propria Messa e che si dedichino affinchè tutta la loro vita sacerdotale con i suoi gaudi, dolori e glorie, il loro fare, il loro soffrire, il loro trionfare nelle e per le anime, sia preparazione, celebrazione e ringraziamento della loro Messa….
Madre gloriosa, per il tuo santissimo rosario, ti chiedo come epitaffio del mio cadavere e come sentenza della mia anima nel giudizio, queste parole: CELEBRO’ BENE. Cioè, disse bene, fece bene, si preparò bene alla sua Messa…..
Estratto da: J. CAMPOS GILES; El Obispo del Sacrario abandonado, Ed. El Granito de arena, Madrid,)