MAGNIFICAT DEL SACERDOTE
Gesù all’anima:
Se consideri la tua dignità sacerdotale, pensa che Dio si è donato a te, pensa che mi rappresenti e, nella profonda umiltà, dal tuo cuore, ripeti con Maria: Dio ha guardato la piccolezza del suo servo, e nel mondo io sono beato.
La tua professione è felicità; la tua dignità è grande; la tua attività è grande potenza, riflesso della potenza divina, effusione della sua santità infinita. E tu, invece di smarrirti nelle tue deficienze esclama con Maria, mamma tua: Ha fatto in me cose grandi Colui che è potente, ed il cui nome è santo.
Sei ministro di amore della misericordia di Dio sulla umana progenie:
se battezzi, vivifichi;
se perdoni, risusciti;
se parli, illumini;
se conforti, pacifichi;
se mi offri, rinnovi nel mondo la misericordia che redime;
se mi doni, nutrisci le anime di me;
se benedici, le fecondi;
se le rimproveri, le sani, riequilibrandole nei loro smarrimenti;
se le soccorri, passi beneficando.
Sei luce del mondo e sale della terra, sole che splende nella Chiesa sul candelabro, condimento che attira le anime nella dolcezza delle cose divine ed eterne.
Come puoi lasciarti opprimere dalle insidie di satana, figlio mio caro?
Con Maria gli schiacci il capo; con la tua potenza sacerdotale rappresenti il braccio di Dio che lo disperde; con la tua dignità sei Re, e mi fai regnare perché nella tua umiltà mi rappresenti. Campo fertile di Dio, nutrisci come frumento, rallegri come grappolo di vite, profumi come fiore aperto nella luce di Dio. La tua castità è feconda dei figli di Dio, è compimento delle sue promesse fatte ad Abramo ed alla sua discendenza nei secoli. Sei vivente in me e per me; sei figlio di Maria, sei nello splendore del suo immacolato candore.
Spiega le ali verso il Cielo, drizza il timone verso Maria, ripiglia il tuo volo verso la vetta del Libano, verso la cima del Carmelo. Risali l’Altare, canta con Maria, e con Lei una sola sia l’espressione della tua vita terrena ed il cantico di quella eterna: Magnificat anima mea Dominum.
Ti benedico + Ti benedice Maria +
(Da uno scritto del Sac. Dolindo Ruotolo, febbraio 1966)